Escape “il bisogno di fuggire” – mostra personale di Hu Huiming

Escape “il bisogno di fuggire” – mostra personale di Hu Huiming

Escape, il bisogno di fuggire, viene vissuto dall’artista come un atto di separazione attiva. Un continuo crescendo che la porta a liberarsi dalle catene con le quali la società limita il suo essere Donna e a cercare uno spazio inatteso e imprevedibile che possa portare al raggiungimento della propria autodeterminazione. Sono quindi l’emancipazione, il bisogno di diventare individui indipendenti e la necessità di fuga a costituire il tema principale delle opere dell’artista.

Il valore della fuga non emerge solo dal punto di vista concettuale ma anche da quello fisico, dando vita ad una serie di lavori che si liberano dal piano bidimensionale per abbracciare lo spazio nella sua totalità. Escape è la forza indomabile della storia che non lascia spazio alla staticità (come in The Wall), è il risveglio di una forza dinamica che nasce dal corpo femminile (When a Butterfly). Escape è il bisogno costante di non fermarsi, di sfuggire ai convenzionalismi della sedentarietà per ricercare la propria libertà all’interno mondo.

Hu Huiming, artista cinese, vive e lavora a Carrara.
La sua pratica artistica mette in discussione le categorie apparentemente inconciliabili di realtà e finzione, totalità e frammento, certezza e dubbio, presentandole come un’unità. Attraverso un’indagine pittorica condotta con mezzi fotografici e audiovisivi, intende creare un linguaggio rituale in grado di esprimere i suoi dubbi, le sue sensazioni e le contraddizioni riguardo all’arte, alla cultura, alla ragione, alla morale e alla società.

Liang Lisha, artista e curatrice.
Focalizza la sua ricerca sui problemi della comunità e sulle diseguaglianze della società sviluppata. Tramite la performance, l’installazione, la scultura, il video e la fotografia affronta questioni di genere, la sessualità e la violenza sulle donne. Le sue opere sono denunce e domande sull’educazione sessuale e della violenza domestica.

The Wall
2019, cemento, libri, 110x130x20 cm
Questa opera ci porta indietro a duemila anni fa, quando il nono discendente di Confucio decise di nascondere il suo patrimonio letterario nei muri di casa per proteggerlo dalla distruzione voluta da Qin Shihuan, il primo imperatore della Cina. The Wall rappresenta la determinazione dell’essere umano nel voler preservare l’esperienza culturale dagli sconvolgimenti della storia.

White Soft Rest
2021, velo bianco, fibra di poliestere, cotone, dimensioni variabili
Il bianco, nella sua totalità di tesi e antitesi, dà vita ad un’esperienza tangibile che allo stesso tempo sfugge gli schemi di tempo, spazio e cromaticità. Come in un rifugio che emerge dal caos urbano, in White Soft Rest il visitatore è invitato a sedersi, a camminare, a sdraiarsi o a mettersi a piedi nudi; è dove può sentire le risposte sensoriali del corpo e godere la pace e la tranquillità del momento. Attraverso diversi livelli di fruizione, il senso di coinvolgimento inizia dal piano puramente visivo – il candore – per giungere poi a quello tattile – all’interno di un mondo in cui ci si ritrova catturati, tra elementi artificiali e naturali. White Soft Rest è tangibile ed intangibile e raggiunge sensazioni universali e atemporali. L’installazione è stata prodotta dopo una lunga e dolorosa riflessione avvenuta in risposta alla pandemia che ha colpito il mondo negli ultimi anni; una riflessione che ha lasciato spazio a un lavoro meno eclatante ma più inclusivo, che invita lo spettatore a una comprensione partecipata del mondo.

Sleep With The Artist
2018, performance, 3 ore
Il letto, simbolo di protezione, casa e possesso, viene decostruito dall’artista che attraverso la propria performance invita lo spettatore a diventare parte dell’opera, rompendo così la dimensione dello spazio privato. Una volta terminata la performance, lo stesso letto si trasformerà in un’installazione, che si potrà utilizzare durante la mostra.

Escape
2022, tessuti, cotone in fibra di poliestere su tela, dimensioni variabili
In Escape, il valore della fuga si evince anche dal piano fisico. Una serie di lavori si libera dal piano bidimensionale per abbracciare lo spazio nella sua totalità.

When A Butterfly Breaks Out Of The Cocoon
2021, stampa fotografica, 59×50 cm
Come una farfalla che nasce dalla crisalide, in quest’opera è la donna che si trasforma e prende forma attraverso il body painting. When A Butterfly Breaks Out Of The Cocoon è una consapevole metamorfosi fisica ed emotiva che richiama un risveglio verso la realtà circostante.

81
2016 – 2017, pittura a olio su legno, 2×2 cm
Nella tradizione cinese, il 9 rappresenta il concetto di eternità. 81 è il nove in potenza, l’eterno che si moltiplica su se stesso dando vita ad un ciclo continuo, un eterno ritorno che si rigenera ininterrottamente. 81 dipinti che contengono varie tematiche: pace, violenza, omosessualità, discriminazione e guerra. Temi che si ripetono nel corso della storia e che l’artista non vuole trattare in modo isolato ma come parte di una realtà universale ed eterogenea.

Chains
2022, tessuti, fibra di poliestere, cotone, 700x25x5 cm
Un’enorme catena in morbido tessuto, creata da 24 anelli fatti a mano da stoffe diverse imbottite di poliestere, grazie al materiale scelto potrebbe dare una sensazione piacevole, simile a quella data da un pupazzo. Si può davvero considerare una catena?

Documentazione video delle performance:

Sleep With The Artist, 2018

I’m A Monster In The Secular World, 2018

The Flower In The Mirror And The Moon In The Water, 2017

Antidoto, 2018

White Soft Rest, 2021

Contemporary Matters è un progetto curatoriale, di consulenza e produzione artistica, con sede a Shanghai e Firenze, specializzato in arte contemporanea cinese. È un progetto nato per soddisfare un’esigenza di conoscenza e utilizzo delle pratiche curatoriali nella Cina continentale e per sviluppare la comprensione nel mondo delle tendenze artistiche e delle dinamiche di mercato in Cina.

Festival Seta, evento annuale di approfondimento politico, socio economico ed artistico organizzato dall’associazione Orientiamoci In Cina in collaborazione con Centro Studi Sulla Cina Contemporanea e Contemporary Matters. Il programma  è a cura di Matteo Burioni, Piero Ceccatelli, Roberto Pecorale, Patrizia Scotto di Santolo e Gianni Bianchi. La parte artistica è a cura di Silvia Vannacci.

angelopieroni

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