Benvenuto arts&arts magazineDa oggi una nuova voce si farà sentire nel mondo della cultura e dell’arte.
a cura di Angelo Pieroni
Da molto tempo avevo pensato di inserire tra le attività di promozione della cultura e dell’arte un magazine che si occupasse di dare voce alle opinioni di persone giovani o meno giovani che di solito sono escluse dal panorama della grande informazione.
L’opportunità di poterlo fare on-line mi ha dato lo spunto per poter avviare questa iniziativa che verrà seguita dal mio amico e collaboratore Christian Ronga.
Nel dare il via a questa iniziativa, augurandogli di poter essere uno strumento di informazione senza nessun tipo di censura imposta, oltre a quella del buon senso e della legalità, la mia speranza è che non sia una voce nel deserto, ma bensì uno spunto per poter creare un dibattito e un confronto su tematiche di diverso tipo, quali le visioni sulla nostra cultura nel periodo storico-sociale attuale.
Forse dovremmo ricordarci che siamo un popolo che ha una storia ed una cultura complessa che è passato attraverso grandi traumi sociali, che ha vissuto periodi in cui l’unica scelta era emigrare per andare a cercare il lavoro altrove ed oggi ci ritroviamo ad accogliere chi è più sfortunato di noi.
Dobbiamo con questo trovare il coraggio di confrontarci con quello che sono stati i nostri errori, i nostri cambiamenti, i nostri costumi, i nostri valori e il nostro modo di comunicare.
Quello che mi ha sempre preoccupato in questo nuovo modo di comunicare, Social Network, Chat, Messaggistica, Realtà Virtuali, è la mancanza di comunicazione reale, la presenza nella comunicazione determina stati di percezione che difficilmente sono replicabili in rete. Ma oggi credo che questo strumento, anche alla luce di ciò che sta succedendo in paesi che ne fanno uso per liberarsi da una situazione di oppressione, sia un’alternativa alla comunicazione in mano ai grandi gruppi editoriali ai media nazionali e internazionali, al potere costituito, che sia di destra, di sinistra o di qualunque tipo di ideologia si tinga, esso di per se è un attacco alla democrazia reale. Quella che ci permette di esprimere opinioni, più o meno condivisibili, quella che ci permette di dare voce al nostro malessere. Quella che ci rende unici perché umani, con il nostro sentire, con il nostro vedere le cose in modo diverso.
La nostra ricchezza nasce da questo, dalla nostra diversità, dal nostro essere un popolo unito ma con differenti estrazioni sociali, razziali, di credo o anche solo territoriali. Quello che ci rende uguali è proprio la facoltà di poter esprimerci come vogliamo senza il limite imposto da chi pensa di essere una maggioranza che cieca porta avanti la propria idea di democrazia schiacciando nella propria comunicazione l’idea dell’altro. L’altro, quello che è il proprio vicino, quello che ci è stato accanto, quello che ci ha aiutato a capire che non esiste solo la propria visione ma che ve ne sono molte.
Questo magazine, che non avrà per ora una sua periodicità, tende ad essere uno strumento libero da ogni obbligo nei confronti di un’ideologia, cercherà per quello che è possibile di dare voce a chiunque voglia mettersi in gioco, ma non si occuperà di politica direttamente, ma solo di comunicare quello che la nostra cultura e il nostro modo di comunicare attraverso le arti sia cambiato di come incida sul nostro modo di sentire.
Stiamo aprendo una sezione dove potrete richiedere di collaborare con noi e poter scrivere su questo magazine, ogni offerta di collaborazione sarà vagliata con attenzione e vi sarà data l’opportunità di dare un contributo.
Le nostre rubriche sono in fase di elaborazione e stiamo ancora cercando dei responsabili di settore per ognuna di queste.